Cambiare lavoro e stile di vita è un punto di arrivo per la maggior parte dei trenta trentacinquenni, come si fa in pratica?

Cambiare è un lavoro vero e proprio, un impegno verso sé stessi e gli altri. Per realizzare un obiettivo di cambiamento è necessario calcolare il punto di arrivo. Ovvero è necessario chiarire l’obiettivo realizzato. Studiare attentamente quali gap che vi sono da colmare (competenze, conoscenze, risorse, rimessa in discussione di sè, immagine).

Per realizzarsi o cambiare lavoro e stile di vita, come abbiamo visto nei precedenti articoli ( Leggi gli articoli ) vi sono una serie di Step da percorrere.

Intanto avere chiari i propri desideri ( Leggi articolo ). Rendere i desideri concreti ovvero trasformarli in obiettivi ( Leggi l’articolo ). Conoscere i propri limiti ( Leggi l’articolo ).

Solo così saremo liberi di calcolare in modo preciso il punto di arrivo. Ovvero in cosa consiste esattamente l’obiettivo realizzato.

Un lavoro nuovo. E con quali caratteristiche? Una vita diversa ma come deve essere organizzata e strutturata? Un modo diverso di essere visti e vissuti nei rapporti con gli altri. Ma esattamente come vorremmo essere?

Chiarire a tavolino i nostri obiettivi è fondamentale. Ci permetterà di realizzare ciò che vogliamo senza tanta fatica.

Innanzitutto dobbiamo pianificare le azioni che ci separano dall’obiettivo. Pianificare in termini di Titoli da Acquisire, Esperienze, Immagine di sé e Relazioni. Siamo dei giovani trentenni, trentacinquenni che vogliono lavorare ma si ritrovano in perenne stage e non vediamo prospettive di carriera?

Facciamo le seguenti considerazioni: quale è il mestiere che voglio andare a fare?

Dopo tanti stage e contratti provvisori avrete visto qualcosina del mondo del lavoro. Usatela per chiarire cosa volete fare e cosa non volete fare partendo dalle esperienze, settore e titolo di studi che avete in mano. A questo punto potete disegnare finalmente un punto di arrivo.

Poniamo che ho 30-35 anni e sono laureato con il massimo dei voti in Economia e Marketing. Eppure mi ritrovo da 3 anni a lavorare in un ufficio marketing di una multinazionale metropolitana che, sì ha un nome altisonante, ma di fatto mi fa gestire il sito web caricando i contenuti pubblicitari sui social, ho un problema.

Il mio ruolo apparente (Marketing Assistant dell’Azienda Open international and Innovation) non combacia con quello vero. Sono un giovane fuori sede con stipendio di 800€ senza prospettive e che sta 10 ore al giorno seduto davanti ad un PC a caricare contenuti web.

La sera all’aperitivo andrò raccontando che l’azienda per cui lavoro è stupenda. Eppure, anche grazie alla reclusione Covid, so bene che la mia vita è passare da una stanza ad un’altra con intermezzo di aperitivo vista muri e cielo grigio.

Chiaramente l’obiettivo deriva dai miei studi adattati alla realtà lavorativa.

Adesso che ho 30-35 anni conosco almeno un po’ il mondo del lavoro. Vorrei fare il Marketing Manager, con uno stipendio di x, con una vita in ufficio di 3 giorni la settimana e 2 in smart, e una abitazione o magari proprio un domicilio fisso non vista muro.

A questo punto pertanto, potrai seguire una serie di step:

  1. Calcola, partendo da ora al punto di arrivo. Il tuo obiettivo realizzato, quali gap devi colmare? (competenze, conoscenze, risorse, rimessa in discussione di te, immagine..)
  2. Metti a fuoco le categorie di fattori su cui devi agire. Sia in termini di miglioramento e in che modo farlo (acquisire un titolo di studio: cercare un Istituto dove fare il corso, costo, entro che scadenza ecc../network professionale di categoria: ricerca delle associazioni di categoria iscrizione a convegni di categoria presa di contatto con colleghi ecc…)
  3. Dai una scadenza al tuo obiettivo incrociandola con i gap da colmare.

E mettiti al lavoro!

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