In un mondo dove la gente, litigando, accusa il prossimo di essere aggressivo, la notizia è proprio questa. É semplice ed economico andare d’accordo. Basta volerlo. Basta Volerlo in due. Vediamo come.
La contraddizione delle relazioni pubbliche e private è la stessa da Secoli. Anche se in ogni epoca si crede di essere gli unici ed i primi ad avere certe problematiche, non ci si inventa nulla.
Da un lato si dichiara di voler andare d’accordo con gli altri, di sostenere la pace e l’accordo. Dall’altra lo si dice urlando all’altro di essere lui la causa del disaccordo. E così il tempo passa.
Parlo di conflitti interpersonali, intergruppi, sociali e nazionali. Parlo innanzitutto di lavoro ed ambienti organizzativi dove le persone si odiano col sorriso.
Anni fa quando mi sono laureata in Psicologia Politica ho fatto ricerche approfondite sull’argomento, scegliendo poi di non lavorare in quel campo avendone capito i meccanismi.
Gli stessi meccanismi della psicologia interpersonale, di coppia, di gruppo e del lavoro. La paura è la grande protagonista dei nostri rapporti. Il segreto è irrobustirsi personalmente per non avere paura e quindi non attaccare per difenderci in anticipo.
La minaccia, nel breve periodo, funziona più della promessa, e che pertanto suscitare nell’altro la paura di perdermi lo allerta a tal punto da farlo reagire più probabilmente nella direzione da me voluta.
Meccanismi però di impatto immediato ma senza alcuna durata nel tempo.
Andare d’accordo è invece l’unica vera arma possibile contro l’altro e per sé stessi. Andare d’accordo serve a mantenere un clima stabile ed a costruire qualcosa per sé anche e qualora questo qualcosa sia un vantaggio sull’altro.
É da sempre la strategia del buon commerciale, da sempre il comportamento di chi comunica in modo neutro.
In casa serve a poter crescere insieme, in gruppo serve anche a comandare ed avere un consenso, ma vediamo a cosa serve sul lavoro e quali sono i principali modi di fare di chi sa andare d’accordo:
Andare d’accordo sul lavoro è l’unico modo di avere una leadership, intesa come una vera influenza decisionale e progettuale
Creare conflitto ed irrigidirsi su tutto, facendo obiezioni e ritardando il lavoro del gruppo è l’unico vero modo di restare esclusi e non fare mai carriera
Per andare d’accordo bisogna solo mettersi in una posizione di attesa ed ascolto prima, e di azione ed intraprendenza poi.
Se prima di stare fermi e dare spazio agli altri si cerca di incalzare si innesca un processo di paura nell’altro che sollecita comportamenti di difesa-attacco e non si va d’accordo.
Per andare d’accordo bisogna sforzarsi di dare all’altro dei feedback positivi, e di comportarsi come se l’altro fosse sempre in buona fede, anzi convincersi di ciò. Viceversa bisogna sempre pensare male dell’altro, e nel pensarlo difendersi in anticipo.
Per andare d’accordo bisogna interessarsi all’altro e perdere tempo anche per conoscere la persona. Viceversa si può solamente parlare e pensare ai propri obiettivi lavorativi instaurando discorsi meramente di esibizione del sé.
Per andare d’accordo in ultima istanza si deve piacere mettendosi in gioco in prima persona. Viceversa è sufficiente esibire ogni minuto i propri risultati di successo, se possibile virtualmente, per non avere relazioni dirette. In ultima istanza è veramente facile andare d’accordo ed è anche più conveniente…