«Soft Skills per Giovani ingegneri in carriera, Si Grazie!».
Se siete laureandi o studenti di Discipline Scientifiche, vi starete sicuramente chiedendo se e quanto possano contare nel vostro futuro lavorativo le vostre capacità relazionali, e se, grazie ad esse, riuscirete a superare i primi colloqui di lavoro. Tanto per cominciare è importante chiarire che si può imparare ad avere relazioni efficaci al lavoro e ci si può lavorare: si chiamano comportamenti, poiché prevedono volontà e azione. Altre, invece, sono le cose che ci costituiscono in maniera più profonda e rispetto alle quali non possiamo fare nulla. Parlo del Talento versus Comportamento, laddove il talento è quello che noi possediamo come prerequisito di base ed attitudine naturale e comportamento è il modo con cui noi esprimiamo il nostro talento.
In un colloquio di lavoro queste si chiamano risorse, e si chiamano soft skills quelle risorse che ci permettono di avere relazioni con gli altri positive o al contrario negative. Le Risorse Soft non prevedono studio mnemonico ma esercizio, ovvero prove che ci facciano capire se siamo ascoltabili ed efficaci nei rapporti con gli altri.
Il Forum Mondiale dell’Economia aveva stilato le 10 competenze trasversali del 2020, importanti nella gestione di sé al lavoro, rappresentative di un mix tra talento innato e comportamento:
1.Problem Solving 2. Pensiero critico 3. Creatività 4. Gestione di un team 5. Capacità di coordinamento 6. Intelligenza emotiva 7. Capacità decisionale e di giudizio 8. Attenzione al cliente o service orientation 9. Capacità di negoziazione 10. Flessibilità cognitiva
Ma dobbiamo averle tutte queste soft skills? Assolutamente no. Ognuno di noi è naturalmente portato per alcune attitudini naturali e se ne abbiamo alcune non possiamo averne altre. Un esempio vale per la creatività, che al lavoro serve solo in certe situazioni e la si può esercitare solo in ambienti o su problemi particolari, nella maggior parte dei casi al lavoro è importante avere capacità di giudizio, il che si sposa male con l’animo dei creativi che sono per loro natura poco critici. Quindi il segreto è saper valutare sé stessi e le proprie caratteristiche, ed una volta conosciute quelle cercare un lavoro che si sposi con esse. La laurea scientifica è la base per poter scegliere e farsi scegliere, cioè avere accesso a colloqui in aziende che diversamente non mi prenderebbero in considerazione, poi, a pari curriculum, ogni ambiente si addice a ciascuno in base alle soft skills richieste. La conoscenza di materie scientifiche e un buon voto di laurea sono indispensabili oggigiorno per essere trovati e visti dal mercato del lavoro, ma ci possono portare solo fino ad un certo punto della nostra carriera, poi, oltre un livello minimo non crescerete più se non avrete la voglia di mettervi in gioco come persone, di impegnarvi anche nelle relazioni con gli altri, di mettervi d’impegno nella costruzione dei problemi, e anche di esercitare un giudizio critico sulle cose che vi faccia distinguere le cose opportune da quelle inopportune. Allora è sin dall’Università che bisogna impegnarci in tutte le direzioni.