Si dice beata giovinezza ma beata è quando si è veramente piccoli. Dall’adolescenza in poi, assieme al divertimento, ogni età ha i suoi pensieri e le sue contraddizioni. Soprattutto intorno ai 30-35 anni quando, dopo avere studiato e svolto i primi lavori, si è arrivati al primo buon risultato della carriera prospettata.
I giovani manager laureati a questo punto dovrebbero sentirsi bene, ma non è così.
E’ un età critica in cui, per colpa dello studio prolungato, un uomo ed una donna spesso non hanno costruito una famiglia né hanno relazioni sentimentali costruttive con progetti comuni.
Percepiscono stipendi che sono abbastanza buoni ma che non cambiano il loro stile di vita e non permettono loro di mantenere altri, vivono fuori casa o talvolta coi genitori ma sempre in uno status sociale da “figli” e soprattutto la società chiede loro tanto, tantissimo, sempre di più per vivere e sopravvivere all’interno del mondo del lavoro.
E’ crisi nera, l’abbiamo passata tutti.
Quando dovrebbero essere arrivati … i 30-35 enni si sentono già vecchi, senza prospettive, col peso del mondo addosso e una vita qualitativamente pesante e poco spensierata, infilati in una quotidianità lavorativa che li assorbe troppo e con poco altro fuori dal lavoro, se non lo stordimento di serate tra colleghi a bere e mangiare, per poi ricominciare da capo e parlare sempre di lavoro.
Il traguardo raggiunto è quindi seguito da un calo di tensione, spesso insoddisfazione o delusione, e la domanda fatta a sé stessi:
“ e adesso che sono arrivato fino a qui cosa faccio? Cosa voglio? Cosa mi aspetta?”
Se vi trovate in questo momento della vita voglio un po’ consolarvi e dirvi che è tutto normale, anzi direi normalissimo. Ma va risolta comunque la cosa mettendosi a tavolino e con calma riorganizzando i tasselli della propria vita.
Mettiamoci a pensare alle cose fatte finora, lavoro, vita privata, interessi personali.
Per ciascuna di queste categorie scriviamo cosa eliminare perché diventato superfluo o datato, e cosa tenere. E infine cosa desiderare per il futuro. Siamo già a una matrice di 9 caselle da riempire.
Sui desideri poniamoci dei tempi e delle modalità di realizzare ciò che vogliamo.
Scommetto che solo queste piccole cose vi sembrano difficili … e so il perché.
Il motivo è che a 30-35 anni si crede di avere perso i desideri, allora il segreto è porsi degli obiettivi nuovi e di realizzazione che siano ancora sogni e strade per realizzarli.